giovedì 29 novembre 2012


Come scegliere l'abito da sposa: modelli e scollature

Prima ancora del colore, del tessuto e delle eventuali decorazioni, è la forma dell’abito da sposa a fare la differenza.

Individuare la più adatta alle proprie caratteristiche significa partire con un doppio vantaggio: restringere la scelta e fornire indicazioni più efficaci al personale dell’atelier o della sartoria. 

Con la certezza che, una volta scelto, il modello vi calzerà a pennello.

CLASSICO
È l'abito da sposa per eccellenza, con gonna voluminosa e bustino aderente.
Si tratta di un modello che dona a tutte, esili e formose, con un’unica accortezza: più la gonna è ampia e voluminosa, più il busto deve essere filiforme.
L’importanza dell’abito, soprattutto se arricchito da decori e ricami, vuole che gioielli e accessori siano inesistenti o quasi.


Abito Jolies by Nicole spose (Blanc atelier sposa)
TUBINO
Sexy e raffinato, è un abito aderente e molto femminile che segue le forme valorizzandole. Questo modello è consigliato a chi possiede un fisico ben proporzionato, con spalle ben tornite da mettere in primo piano.
Abito Galvan sposa (Blanc atelier sposa)

SIRENA
Abito I love me by Galvan (Blanc atelier sposa)
Variante del modello a tubino, segue le forme del corpo fino al ginocchio per poi allargarsi sul fondo come la coda di una sirena. Dona a chi possiede fianchi stretti ma non troppo e corporatura esile.













A SOTTOVESTE

Essenziale ed elegante, è reso sexy dall’ampio décolleté e dalle spalline sottili, spesso da un ampio scollo anche sulla schiena. In tessuto leggero e impalpabile, è adatto per matrimoni serali in abbinamento a scialli o giacchini.


BUSTIER
Protagonista assoluto di questo modello è il corpetto: aderente e molto strutturato, reso rigido da stecche, lacci e imbottiture strategiche. Lo scollo può essere tondo o a cuore, a seconda del tipo di décolleté. La lunghezza del bustino dipende dall’ampiezza dei fianchi: lungo se sono stretti, più corto se sono abbondanti. La gonna, per contrasto, è semplice e ben proporzionata.

A BALZE
Abito Galvan sposa (Blanc atelier sposa)
Abito importante, in cui spicca la gonna a strati ampia e voluminosa, spesso in tulle per creare un vero e proprio “effetto nuvola”. Ideale per figure slanciate e longilinee.













Abito Jolies by Nicole spose (Blanc atelier sposa)
A PEPLO
Modello fluido e drappeggiato, ispirato agli abiti dell’antichità. Il gioco di drappi e panneggi consente di mascherare imperfezioni e irregolarità.




Abito Max Mara Bridal (Blanc atelier sposa)







IMPERO
Abito aderente al petto, è tagliato subito sotto il seno e scivola fino ai piedi in modo fluido, senza seguire le forme: perfetto per chi ha un décolleté ben proporzionato e desidera celare fianchi generosi. Altro vantaggio è la proporzione non eccessiva della gonna, che consente di muoversi senza difficoltà.







Abito Stella Tayler (Blanc atelier sposa)


CHARLESTON


Questo modello si rifà alla moda degli anni Trenta: lunghezza al ginocchio, spalline sottili, scollatura dritta e balze leggere lo rendono spiritoso e originale, adatto alle spose più giovani che amano l’allure vintage.














A PALLONCINO
Abito Galvan Sposa (blanc atelier sposa)
Modello tipico degli anni Cinquanta e molto in voga negli Ottanta, è un pezzo unico aderente sul busto con gonna ampia, gonfia e arricciata. L’orlo della gonna viene stretto da una fascia sul fondo per creare l’effetto a palloncino. Ideale per spose giovani e frizzanti.











giovedì 22 novembre 2012




Il bouquet che viene dal freddo: scopri le tendenze per i mesi invernali

Quando il freddo arriva non resta altro da fare che scaldare il proprio cuore con i toni caldi e avvolgenti della natura. Dal giallo al rosso, dall’arancione al rosa antico, scoprirete che anche un insospettabile bianco può diventare il colore adatto per un bouquet davvero hot.


Durante i mesi più freddi dell’anno, quando nell’immaginario collettivo i fiori appassiscono, i bouquet da sposa esprimono tutta la loro vitalità. Merito dei caldi colori autunnali ma soprattutto dell’eccezionale creatività dei flowers wedding designer che, sapientemente, riescono ad utilizzare quello che la natura offre in autunno e inverno abbinandolo a qualche originalissimo elemento.
I tradizionali bouquet dai toni pastello, dunque, dovranno aspettare l’arrivo della primavera per sfoggiare tutta la loro elegante bellezza. Protagoniste indiscusse di questo periodo sono, invece, le calde e avvolgenti tonalità della terra come il rosso, l’arancione e il giallo; i nostri esperti, però, non disdegnano neanche il rosa antico e il bianco che, in questo articolo, abbiamo voluto riservare ai mesi invernali.
Quali sono, quindi, i fiori da prendere in considerazione per realizzare un bel bouquet intonato con queste stagioni?
Molto utilizzate sono, sicuramente, le calle e le rose; ma le vere star di queste composizioni, come vedrete, sono le bacche, le viti, i baccelli, i frutti di bosco, i rametti di legno e persino quelle foglie cadute dagli alberi che ricoprono, con l’arrivo del freddo, i prati dei nostri parchi.
Come nel caso di questo bouquet compatto dallo stile un po’ retrò in cui le foglie di quercia, che sembrano raccolte nel corso di una passeggiata autunnale a Central Park, fanno da cornice alle rose bianche di tipo avalanche.





www.matrimonio.it

mercoledì 17 ottobre 2012



ECLETTICO PIZZO!

Classico ma giovanile; elegante ma brioso; formale ma anche sbarazzino. Di cosa stiamo parlando? Ma del mitico pizzo; chantilly, rebrodé o macramé che sia è l'unico che riesce ad avere tutte queste doti insieme! La proposta di oggi vede un abito interemente di pizzo chantilly, così morbido che potresti stringerlo tutto in pugno; corpetto con micro drappeggi e fascia con fiocco in grosgrain che sottolinea il nostro punto vita; gonna con piccolissimo arriccio in vita che dona un effetto quasi a palloncino, che dire....magnifico!



Per me questo abito si adatta assolutamente ad un ricevimento in giardino; immaginate con me, un tripudio di fiori in tinte pastello avvolgerà i vostri invitati e voi giovani e candide principesse ne sarete l'ispirazione. 







Naturalmente il bouquet dovrà essere alla vostra altezza, un gioco di fiori che nasce quasi per caso, nulla di troppo complicato o troppo costruito.











La vostra parola d'ordine sarà naturalezza, anche la vostra acconciatura dovrà esserlo; capelli raccolti in una acconciatura di fiori e treccie, oppure capelli sciolti quasi spettinati ma incorniciati da fiori meravigliosi. Che ne dite?

















Martina 

giovedì 13 settembre 2012



A partire dalle prime prove per la scelta dell’abito, la sposa dovrebbe avere almeno un’ idea, di come porterà i capelli il giorno del matrimonio. Apparentemente la cosa sembra avere poca importanza e ci si avvia a provare gli abiti spesso senza pensare troppo a questo aspetto. Eppure vi assicuriamo, che un abito, indossato con un certo tipo di acconciatura, puo’ dare un effetto completamente diverso, rispetto ad’ un’ altra. I capelli hanno un importanza fondamentale per la nostra immagine nella vita di tutti i giorni, figuriamoci quando si va a scegliere l’abito per eccellenza, quello da sposa! Capita spesso di girare magari anche diversi Atelier , di provare molti abiti, di avere mille dubbi e di non considerare affatto questo aspetto che ha un’ impatto altissimo a livello estetico come suggerisce il grande Valentino. Abbiamo comunque notato che è un aspetto che viene considerato sempre successivamente.



Il consiglio è di andare con un piccolo accenno della pettinatura che volete, anche fatto da voi a casa. Se si opterà per un acconciatura raccolta è consigliabile provare gli abiti coi capelli raccolti, se si pensa di portarli sciolti o semi raccolti, optare di conseguenza.Da un punto di vista professionale, possiamo dirvi che i capelli raccolti valorizzano moltissimo la sposa e l’abito, diciamo che sarebbe l’acconciatura principe per un abito così importante, ma non tutte se la sentono di portare i capelli in questo modo anche nelle sue innumerevoli variazioni, in questo caso potete scegliere un' acconciatura semi raccolta, magari fermando i capelli con qualche accessorio molto delicato che si intravvede appena, senza creare disarmonie nell' insieme.

mercoledì 12 settembre 2012



Non facciamoci cogliere impreparate !


1 ° L’Appuntamento
E’ meglio prenderlo. In molti Atelier o negozi è indispensabile. Inoltre avrete una persona che potrà dedicarvi tutta l’attenzione necessaria e sarà certamente molto piu’ ben disposta rispetto alle vostre esigenze, e voi eviterete di dover magari aspettare ore prima che si liberi un posto o addirittura fare un viaggio a vuoto. Non prendete piu’ di due appuntamenti nello stesso giorno, avrete cosi’ modo di riflettere con calma e affrontare le prove a mente fresca. Piu’ prove nello stesso giorno, servono solo a stancarvi e alla fine della giornata vi ritroverete con le idee piu’ confuse di quando avete cominciato!!! Niente cose tipo ” Maratona di Boston!

2° Il trucco
Meglio evitarlo, avrete diversi abiti da provare e il fatto che possiate essere truccate rende piu’ scomodo sia a voi che a chi vi segue la prova dei diversi modelli , molti dei quali si indossano dall’alto. Sul mascara si può anche soprassedere, ma su rossetti, fard , fondotinta o altro e meglio non transigere, inoltre se avete deciso di acquistare un’abito di Pret a porter e quindi sarà quello che provate a essere il vostro abito, allora  rischiereste di rovinare proprio l’abito scelto, e dovrete ricorrere a un servizio di tintoria.

3° I capelli
Se li avete lunghi, portatevi qualcosa per raccoglierli, in questo modo eviterete che possano impigliarsi nelle lampo o nei bottoncini dei vestiti e vi sarà molto piu’ agevole provare gli abiti.

4° L’Intimo
Intimo: Un reggiseno senza spalline è l’ideale, consente di passare da un modello all’altro di abito senza avere lo svantaggio di fasce  che si sovrappongono senza darci un’idea precisa dell’effetto finale. Meglio se liscio, senza cuciture.
Per le piu pudiche consigliamo anche una gonna sottoveste, vi consentirà di non cadere in imbarazzo con le persona che vi seguirà nel camerino per aiutarvi con il vestito.

5° Le calzature

Tutti gli Atelier hanno delle calzature di prova, ma se avete qualche problema di tacco o di piedi, portatevi un paio di calzature con le quali vi trovate bene , con un tacco che pensate sia l’ideale per voi, in questo modo vi sentirete completamente a vostro agio.

6° Con chi andare?
Premesso che le prove in Atelier non dovrebbero tramutarsi in raduni tipo rave party con orde di persone al seguito , affidatevi a un paio di persone care e fidate, sopratutto lontane da possibili punte d’invidia che potrebbero renderle poco obbiettive !
Per qualsiasi consiglio, domanda o perplessità puoi scriverci inviando una mail a questo indirizzo : info@blancsposa.it

sabato 1 settembre 2012


Disposizione ai tavoli per il ricevimento di matrimonio
Ecco alcuni consigli e suggerimenti su come organizzare la disposizione ai tavoli per il ricevimento di matrimonio.

La soluzione più in uso ad un banchetto di nozze è quella di avere più tavoli tondi, da 6, 8, 10 fino ad un massimo di 12 persone: esteticamente è la più gradevole e la più pratica. I tavoli tondi, al massimo di 10 persone, permettono inoltre a tutti i commensali di conversare tra di loro guardandosi in faccia.
Gli sposi siederanno in uno spazio centrale, possibilmente visibile da tutti gli altri tavoli.
La tradizione vorrebbe gli sposi al tavolo insieme a genitori e testimoni, con una disposizione che segue le normali regole del galateo del matrimonio:
Alla signora più importante, la sposa quindi, spetta il posto d'onore;
Alla sua sinistra siederà l'uomo piu importante, lo sposo quindi;
Uomini e donne si alterneranno negli altri posti a tavola;
A destra della sposa siedono, nell'ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre della sposa e un'altra testimone;
A sinistra dello sposo siedono, nell'ordine, la madre della sposa, il sacerdote, la madre dello sposo e altri due testimoni.
Oggi gli sposi scelgono spesso di sedere al tavolo con gli amici, lasciando i genitori ad un altro tavolo con i loro amici o parenti.
Una soluzione che ci sentiamo di consigliarvi è di sedere ad un piccolo tavolo, da soli. Questo vi permetterà di scambiare tra di voi intime sensazioni a caldo, dopo la cerimonia, e, molto importante, permetterà a chiunque, tra parenti ed amici, di venire a fare un brindisi con voi o a farvi i complimenti e gli auguri senza sentirsi in imbarazzo interrompendo le vostre conversazioni con i genitori e i testimoni.

Il tableau per il matrimonio


Se per il ricevimento di nozze si è optato per un banchetto seduti, o un pranzo o una cena, sarà necessario assegnare i posti a tavola e inserirli nel tableau per il matrimonio. Il tableau è importante perchè, affisso all'entrata della sala per il ricevimento, agevolerà gli inviati a trovare il posto assegnatogli.
Tale scelta, apparentemente semplice, metterà a dura prova "l'inventiva" degli sposi, che dovranno stare bene attenti a rispettare equilibri e simpatie, analizzando caso per caso tutte le esigenze ed evitare tutti possibili attriti.
Qualche consiglio da parte nostra:
Sarà la coppia di sposi stessa a dover fare le scelte. Nessuno meglio di voi conosce infatti ognuno degli invitati. I genitori saranno d'aiuto per quel che riguarda i parenti e gli amici di famiglia

Cominciare a pensare all'assegnazione dei posti a tavola circa 20 giorni prima del matrimonio. Potrete così dare al catering che organizzerà il ricevimento delle indicazioni concrete sul numero dei tavoli e sulla relativa disposizione. Ovviamente uno o due giorni prima del matrimonio sarà necessario rivedere le scelte, sulla base delle disdette o conferme dell'ultimo minuto.
Non comunicare l'assegnazione dei tavoli prima del giorno del matrimonio. La domanda "Con chi mi hai messo al tavolo?" sarà ricorrente a partire da circa un mese prima delle nozze. Dite che non avete ancora deciso! Altrimenti impazzirete ad ascoltare tutte le preferenze e alle fine saranno tutti insoddisfatti!
Cercate di unire le famiglie con i bambini. I piccoli così si annoieranno meno, le mamme faranno a turno per controllarli, ed avrete "la confusione sotto controllo"
Mettete i single ad uno stesso tavolo, per quanto possibile.

www.lemienozze.it

venerdì 27 luglio 2012


Quando l'abito MADE IN ITALY diventa Arte.

L'Alta Moda è Arte, l'Alta Moda è Cultura. L'Alta Moda va rispettata, amata, venerata... Scegliere l'Alta Moda Italiana è per tutti noi un dovere morale, perché fa parte della nostra storia, della nostra civiltà, del nostro futuro.
Chi produce all'estero per ottenere un più alto profitto svende il proprio ingegno, le proprie idee e le proprie capacità a popolazioni arretrate che copiano malamente i prodotti altrui per sopravvivere. Chi produce all'estero impoverisce il proprio paese. Il Made in Italy è una risorsa, una garanzia di qualità, una scelta vincente. La totale produzione Italiana va pretesa, soprattutto quando si tratta di scegliere l'abito delle proprie nozze! Non accontentatevi di "comprare un prezzo" senza nemmeno farvi spiegare e considerare le caratteristiche intrinseche del tessuto di confezionamento e della modellistica, ma cercate e selezionate un prodotto concreto, un bene fisico realizzato con materiali di qualità ed in grado di trasmettervi emozioni. Un Abito da Sposa confezionato interamente in Italia, non solo riporta la dicitura "Made in Italy" nelle etichette, ma inserisce il luogo di produzione su tutti i cartellini e sigilli che devono essere presenti sui capi al momento della scelta e della consegna e spesso, quando si tratta di capi d'Alta Moda, le fodere riportano impresso e leggibile in controluce il marchio aziendale.
Un capo realizzato in Italia è su misura e certamente potrà essere personalizzato con dettagli che vengono appositamente realizzati su Vostra richiesta, pensati e studiati dalla stessa stilista e dalla stessa sartoria che ha progettato anche il capo campione, diversamente se il vestito è importato dall'estero sarà praticamente impossibile avere la possibilità di effettuare variazioni e personalizzazioni studiate ad hoc, soprattutto in breve periodo. Diffidate da chi cerca di stupire il consumatore con l'eccessiva quantità di merce e pluralità marchi, l'alta qualità, il su misura e il costante e naturale mutare delle proposte moda contrastano fortemente con i grandi magazzini saturi dei più svariati (e passati) colori e taglie... Una Sposa d'Alta Moda si distingue per la raffinatezza e l'esclusività del capo che indossa, non certo per la scelta di un capo proveniente dalla produzione industriale. Non stupitevi quindi se un capo italiano di haute couture presenta finiture e dettagli realizzati manualmente, l'artigianalità della nostra Alta Moda è invidiata in tutto mondo proprio per la capacità di realizzare a mano ciò che "i non sarti" fanno con macchinari automatizzati. Considerate inoltre che scegliendo l'abito da sposa non vi limitate a comprare un prodotto, ma a tutti gli effetti acquistate anche il servizio prezioso e necessario fornito dall'Atelier... Commesse che corrono da un salottino all'altro e si dividono contemporaneamente fra più clienti, non garantiranno certo una consulenza d'immagine e tecnica attenta ed accurata, per non parlare della totale mancanza di privacy e tranquillità in un momento tanto delicato ed emozionante.
Nel momento della Vostra scelta più importante, ricordate dunque che il Vostro matrimonio sarà un giorno che Voi e il Vostro compagno ricorderete per tutta la vita, e per alcune potrà essere l'unica occasione per indossare un capo d'Alta Moda realizzato su misura nei materiali più preziosi.


martedì 24 luglio 2012


Abiti da cerimonia: guida alla scelta giusta
Vediamo cosa possono scegliere gli invitati per i loro abiti da cerimonia.


Il bon ton detta legge non solo per l'abito degli sposi, ma anche per gli abiti da cerimonia che dovranno indossare gli invitati al matrimonio. La regola di base, che dobbiamo sempre tenere a mente, è quella di seguire il proprio gusto con stile ed eleganza, senza eccessi, senza volgari cadute di stile, senza mettersi troppo in mostra. Insomma, ricordarsi sempre che di sposa ce n'è una e di conseguenza gli abiti da cerimonia, seppur glamour e all'ultima moda, non dovranno entrare in competizione con l'abito da sposa.
Oltre a seguire il proprio stile, gli ospiti devono essere a conoscenza di quello del matrimonio: un déjeuner sur l'erbe per festeggiare le nozze non si abbina ad abiti da cerimonia pomposi e poco pratici, al contrario un ricevimento in un grande hotel di lusso richiederà un abbigliamento da première dame. Quindi è necessario che gli invitati si informino sul tono della cerimonia per non essere fuori luogo.
Senza dubbio le invitate avranno più possibilità nella scelta del loro abito e soprattutto potranno giocare di più con gli accessori, a differenza dei maschietti. Gli abiti da cerimonia per la donna sono tantissimi e possono essere scelti anche tra gli abiti da sera o gli abiti eleganti che le innumerevoli boutique propongono alle loro clienti. Di base, come il galateo prescrive, non si dovranno scegliere abiti di colore bianco, o lunghi e scuri se la cerimonia è celebrata di mattina. Per il resto via libera alle proprie passioni e inclinazioni: abiti leggiadri e colorati per i matrimoni della bella stagione. Sdoganate anche le calze, che possono essere lasciate a casa. Generalmente si evitano vestiti di colore viola per motivi di scaramanzia.
Per quanti riguarda gli abiti da cerimonia da uomo, invece, i testimoni, e in generale i componenti uomini stretti della famiglia, dovranno seguire lo stile dello sposo. Per cui se lo sposo è in tight allora si sceglierà lo stesso vestito e lo stesso vale per le altre tipologie: mezzo tight, frac o tre pezzi. Gli altri invitati, invece, possono optare per un abito scuro, grigio canna di fucile, o blu a due bottoni, molto elegante nella sua semplicità. No allo smoking che, come molti non sanno, è un abito da sera e non da cerimonia, per cui non adatto ad un matrimonio. I dettagli con cui l'uomo potrà giocare sono la cravatta e i gemelli: qui si può prendere qualche licenza di stile.
Attenersi a queste piccole regole di etichetta per gli abiti da cerimonia per gli invitati è semplice e si avrà la garanzia di fare sempre e comunque una bella figura.



Paggetti e damigelle
Vediamo quali sono il ruolo e i compiti di paggetti e damigelle.


Nota allegra, tenera e piena di spontaneità per un matrimonio colorato sono i paggetti e le damigelle. Importanti dal punto di vista della scenografia, aggiungono grazia all'intero quadro e regalano sorrisi e buon umore a tutti i presenti. Si ha traccia di paggetti e damigelle matrimonio già nei cortei di nozze cantati dai poeti latini con i loro antenati, ossia gli Amorini e le Grazie, che accompagnavano al tempio la sposa sorreggendo le fiaccole accese e intonando l'inno a Imeneo, Dio delle nozze.
Secondo la tradizione anglosassone, è qui che questa allegra usanza si consolida, notiamo la presenza delle Flowergirl, bambine dell'età compresa tra i 3 e i 6 anni a cui è assegnato il compito di spargere petali di fiori al passaggio della sposa, e dei Ring Bearer, maschietti il cui incarico ufficiale è quello di portare il cuscino con le fedi. Queste figure sono quasi sempre accompagnate dalle damigelle d'onore della sposa, le sue amiche adulte, e dai Best Man, aiutanti fidati dello sposo.
In Italia, sia per cultura che per usanza, la situazione è più flessibile e fluida. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i ruoli che possono ricoprire i bambini durante il matrimonio.
Generalmente i paggetti e le damigelle matrimonio sono i figli in età ancora infantile di amici o parenti della coppia o magari le loro sorelline o i loro fratellini minori a cui si dà il compito di rallegrare la festa. A volte capita però, soprattutto nei secondi matrimoni, che queste figure siano ricoperte dai figli della sposa o dello sposo. In questi casi è d'obbligo che durante la cerimonia nuziale siano seduti accanto ai genitori per testimoniare l'importanza che ricopre la famiglia in questo momento così importante per la sua stessa storia. Il loro numero può variare: si preferisce sempre scegliere un numero pari, da 2 fino ad un massimo di 8. Ricordiamo, però, che in numero pari e maggiore di 12 sono presenti solo nei matrimoni principeschi.
In merito ai ruoli, non ci sono incarichi ben precisi e la presenza dei bambini regala naturalezza a tutto l'evento. Possiamo dire, però, che nei matrimoni più formali i paggetti precedono la sposa all'entrata in chiesa e, disposti a due a due, portano le fedi nuziali su un cuscino di velluto o su un piatto d'argento. Le damigelle, invece, seguono il corteo nuziale sorreggendo, se c'è, il velo della sposa e sistemandole il vestito quando sarà seduta. Durante la celebrazione del rito potranno sedersi accanto ai testimoni o se si preferisce potranno raggiungere i genitori tra i banchi della chiesa.
Per i matrimoni meno impostati la loro presenza è solo amorevole e dolce e si sistemeranno tra i primi posti insieme ai testimoni di nozze.
Terminata la cerimonia, durante il ricevimento del matrimonio, i compiti dei bambini non terminano. Possono essere dei perfetti aiutanti nella distribuzione delle bomboniere e dei confetti insieme agli sposi. 
Sempre in merito al ricevimento di nozze, è necessario organizzare il banchetto tenendo in debito conto la loro presenza. Gli sposi possono scegliere se lasciarli affidati ai genitori, in questo caso si siederanno al tavolo con loro, o se ingaggiare un animatore che, con giochi e momenti di svago, li sorveglierà e li farà divertire alleviando loro la stanchezza che può sorprenderli nei matrimoni con banchetti classici. In ogni caso bisognerà prevedere un menù alternativo, con piatti semplici studiati appositamente per loro.
Seguire qualche piccola regola di galateo, come queste, può servire a rendere più omogeneo lo svolgersi del matrimonio quando sono presenti i bambini che per loro stessa natura sono poco avvezzi alla tranquillità. Per il resto si può lasciare loro la porta aperta: donano alla festa una nota gioiosa in più, spezzano la formalità e regalano qualche piccolo sano imprevisto.