venerdì 27 novembre 2015

PRENOTA IL TUO APPUNTAMENTO CON L'AMORE Emoticon heart
4 e 5 Dicembre da Blanc Atelier Sposa ci sarà un appuntamento da non perdere…il trunk show delle collezioni JOLIES by NICOLE SPOSE e ALESSANDRA RINAUDO. Avrai l'occasione di poter provare gli abiti più amati dalle spose Emoticon heart della famosa stiliste delle spose scegliendo tra una vastissima scelta.
E' NECESSARIO PRENOTARE UN APPUNTAMENTO telefonando ai numeri 0922.35943 o 342.6946006, specificate che volete partecipare al trunk show e riceverete tutte le informazioni.
www.blancsposa.it
BLANC ATELIER SPOSA vi aspetta Emoticon heart

martedì 9 dicembre 2014


Ecco L'intervista che ci ha rivolto lo staff di Elisabetta Polignano.


Sicura sia l’abito giusto? Viaggio tra gli atelier – Parte 12


“Le future spose è come fossero mie sorelle, perciò con loro ho soltanto un unico criterio: quello della sincerità”. Non ha dubbi Martina, titolare di “Blanc Atelier Sposa” di Favara (Agrigento): riprende dal cuore della Sicilia il nostro viaggio tra le boutique più prestigiose d’Italia, per affiancarti nella scelta dell’abito per il tuo giorno più importante grazie ai consigli degli esperti.
“Spesso si ha una sorta di malafede verso il commerciante – racconta Martina –, come dovessimo convincere all’acquisto. L’abito da sposa si vende da solo, anche perché è un capo così particolare che solo noi che facciamo questo mestiere riusciamo a coglierne l’essenza. E spesso capita di essere i primi a meravigliarci dei risultati raggiunti, perché è una scoperta a cui sia arriva solo provando: spesso, infatti, abbiamo difficoltà a far provare un abito che poi, alla fine, si rivela essere quello giusto”.
L’errore più frequente in cui puoi incorrere è quello di lasciarti influenzare dai vari condizionamenti, che possono arrivare dalle accompagnatrici, dai cataloghi, da Internet. “Quando capita, cerco di riportare tutti all’unico obiettivo, che è quello di far scegliere l’abito alla sposa, è a lei che va lasciato spazio”, dice Martina, che ha scelto per il suo atelier anche gli abiti di Elisabetta Polignano. “Nel campo del made in Italy, è il fiore all’occhiello – spiega –. Per me, come per Elisabetta, la qualità e la vestibilità sono fondamentali. Così come la semplicità, l’eleganza, la raffinatezza, l’attenzione per i particolari”.
È pensato per le future spose e dedicato a loro l’appuntamento che “Blanc Atelier Sposa” sta organizzando per domenica 9 novembre: un open day, “un percorso all’interno dell’atelier in cui daremo un assaggio delle nuove collezioni – ci anticipa Martina –. Un’iniziativa che abbiamo ideato per la prima volta due anni fa e che ha avuto molto successo: le future spose che verranno a trovarci, potranno visionare e prendere nota degli abiti che preferiscono su una speciale cartellina, che riporteranno in atelier quando verranno a fare la prima prova. Sarà una buona base di partenza per loro e per noi, che potremo così dare consigli personalizzati e rispondere alle loro curiosità”.
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giovedì 28 marzo 2013


Nozze e ricordi: come conservare il bouquet

Il bouquet è uno degli elementi del giorno delle nozze che ogni sposa vorrebbe tenere in ricordo del Sì: ma come conservare il bouquet? Vi diamo alcune dritte indispensabili.





La tradizione, si sa, vuole che la sposa lanci il suo bouquet alle amiche nubili per pronosticare le nozze alla fortunata che lo prenderà al volo. Oggi, però, sempre più spose scelgono di utilizzare a questo scopo un bouquet “di riserva”, più piccolo di quello usato durante la cerimonia anche se realizzato con gli stessi fiori e lo stesso stile.
L’obiettivo è quello di poter tenere con sé il bouquet originale, a ricordo del sì e delle emozioni del matrimonio.

Ma come conservare correttamente il mazzo di fiori? Ecco alcune dritte indispensabili.

Fai-da-te: sì o no?
Se i procedimenti di conservazione vengono effettuati correttamente, un bouquet di fiori freschi può mantenersi inalterato per anni, addirittura per decenni.

Le procedure, però, richiedono tempo e abilità, ed entrambi i fattori vanno tenuti in considerazione per decidere se cimentarsi con il fai-da-te o rivolgersi ad un professionista.

Nel primo caso, bisogna tenere presente che il bouquet può essere conservato – in acqua e al fresco – per un massimo di quattro giorni: avrete tempo, dopo, per occuparvene, oppure sarete in viaggio? Se non ci sarete voi, chi se ne occuperà?

È bene porsi queste domande con il dovuto anticipo: l’ideale sarebbe infatti prenotare la conservazione del bouquet presso un’agenzia specializzata almeno 3 settimane prima del grande giorno.
I trattamenti professionali
L’essicazione professionale dei fiori viene effettuata con diverse procedure. Una delle più diffuse prevede l’utilizzo di un gel a base di silicone, applicato sui fiori ad uno ad uno per poi ricomporre il bouquet in forma originale una volta perfettamente asciutto. A questo punto si procede all’applicazione di un apposito spray antipolvere, che andrebbe ripetuta nel tempo.

Un altro metodo professionale prevede invece la congelazione a secco dei fiori, procedimento che richiede 3-4 settimane di tempo.

Le soluzioni casalinghe
Anche in questo caso, il primo step è quello di disfare il bouquet in modo da poter lavorare sui singoli fiori. Prima di farlo, però, l’ideale è fotografarlo, ed eventualmente prendere qualche appunto, per poterlo poi ricomporre tale e quale.

I fiori (a cui si dovrebbe tagliare un pezzetto di gambo in diagonale) vanno poi appesi a testa in giù, avvolti in carta da pacco o sacchettini per il pane, in un ambiente buio e asciutto.

Solo una volta che saranno essiccati (di solito ci vogliono 2-3 settimane), vanno protetti dalla polvere: la classica lacca per capelli, però, non è la soluzione ideale perché con il passare del tempo può renderli appiccicosi. Meglio procurarsi uno spray specifico (in vendita tramite il fiorista di fiducia).

Le alternative per le più esperte
Si può provare a conservare il bouquet anche utilizzando metodi semi-professionali come la copertura di ogni singolo fiore con sabbia, silicone o borace.

Per farlo, è necessario procurarsi una scatola o una cassetta di legno abbastanza grande da contenere tutti i fiori in orizzontale o, nel caso di corolle piatte come quelle delle gerbere, in verticale a testa in giù.

Sul fondo si dispone uno strato di 2-3 cm della sostanza scelta, quindi si posizionano i fiori e si ricoprono completamente con la stessa sostanza. Dopo circa tre settimane dovrebbero essere completamente essiccati mantenendo intatti forma e colore; gli eventuali petali caduti si possono incollare con una goccia di colla trasparente a presa rapida.
L’alternativa è quella di pressare i fiori uno ad uno per ricreare una versione “bidimensionale” del bouquet, da conservare poi in cornice sotto vetro. Anche in questo caso, bisogna scomporre il bouquet e quindi inserire i fiori tra due strati di carta velina, quindi tra due fogli di giornale e per finire tra due assi di legno da stringere poi con delle viti o dello spago (meglio se pressate ulteriormente con dei pesi). Il procedimento può richiedere 6-8 settimane di tempo.


sabato 9 febbraio 2013


IL GUSTO DELL'AMORE
SAN VALENTINO SECONDO LAUREL EVANS


14 Febbraio: difficile trovare una giusta via di mezzo. Il giorno di San Valentino trascina con sé una serie di immancabili complicazioni. Ignorarlo? Il rischio è quello di dover trascorrere la serata a cercare una convincente giustificazione per la nostra carenza di attenzioni verso il partner. Festeggiarlo? Il pericolo in agguato è sentirsi ripetere di non fare mai qualcosa di diverso. Tirato fuori l’abito migliore, rispolverate una serie di galanti romanticherie da far impallidire Rossella O’Hara, la strada più sicura per conquistare il cuore si conferma quella della tavola. Su cosa puntare? Lo abbiamo chiesto a Laurel Evans, guru della cucina a stelle e strisce, e autrice del blog “Unamericanaincucina”. Tre libri all’attivo, uno dei quali vincitore del Premio Selezione Bancarella della cucina nel 2010, e continue apparizione in tv, la food designer texana, italiana per amore, ci ha raccontato perché la passione è una questione di chimica.. Anche in cucina!
San Valentino è alle porte.. Secondo te, qual è il sapore che lo descrive meglio?Senza dubbio, il cioccolato! Gli Aztechi sono stati i primi a collegare il cacao al desiderio sessuale, ma certamente non gli ultimi. Il cioccolato contiene sia tryptophan (un elemento chimico che stimola il desiderio sessuale nel cervello), sia feniletilamina (sostanza presente nel cervello durante la fase dell’innamoramento).
Ci suggerisci il menù perfetto per una indimenticabile cena romantica?La cena dovrebbe essere saporita, presentata bene, e leggera abbastanza per non "appesantire" la serata. Un risotto alla barbabietola ha il colore giusto. A seguire, preferirei il pesce alla carne, e un'insalata con melograno.
E' il momento del dolce: su cosa puntare e come decorarlo? Senza dubbio, un piccolo dolce al cioccolato: bob bon alla nutella piccante!
L'afrodisiaco di San Valentino è piccante o vanigliato?Io sono Texana, quindi tifo sempre per il piccante. E in realtà i peperoncini sono considerati potenti afrodisiaci dato che aumentano il battito cardiaco, favoriscono il rilascio delle endorfine e aumentano la sensibilità delle terminazioni nervose.
Su quale combinazione di colori e sapori puntare? I colori sono rosa, rosso, e viola. I sapori devono essere equilibrati ma con una tendenza verso il dolce.
Il vino?Il vino è da abbinare al menu, ovviamente, ma non puoi mai sbagliare con un buon champagne.
E la tavola? Come apparecchiarla?Io sono per una tavola semplice e elegante, non esageratamente decorata. Vi bastano un piccolo bouquet di fiori, una semplice tovaglia bianca e due candele per creare un'atmosfera piacevole e intima.
Un'alternativa ai soliti cuoricini che inondano torte, tovaglie, dolci..?Si può decorare con fiori freschi o frutta tagliata (il melograno è molto suggestivo). Usate l'immaginazione e non esitate a trasgredire
Quali sono i tuoi prossimi impegni? Quando potremo seguire uno dei tuoi corsi?Sono appena diventata mamma, quindi sono in maternità al momento, ma vorrei riprendere i corsi questa primavera.
RISOTTO ALLA BARBABIETOLA, CHIPS DI TOPINAMBUR E CRESCIONE-1 barbabietola (rapa rossa) 
- 2 topinambur grossi, pelati e tagliati a fette sottilissime 
- olio di semi d’arachidi, per friggere 
- 50 g di crescione fresco 
- brodo vegetale 
- 1 cipolla, tagliata a metà verticalmente 
- 280 g di riso carnaroli 
- 1 noce di burro, molto freddo 
- olio di oliva
- 50 g di parmigiano reggiano, grattugiato 
- sale e pepe
Lavate la rapa e cuocetela in acqua bollente e leggermente salata per 2 ore (se preferite si può cuocere anche a vapore). Scolate la rapa e lasciatela raffreddare leggermente. Pelatela, tagliatela in tocchetti poi frullatela per ottenere una crema liscia. Aggiungete un paio di cucchiai di brodo vegetale se necessario. Salate a piacere e mettete da parte. 
Versate almeno 7 cm di olio di semi in una padella per friggere (oppure un wok). Scaldate su un fuoco vivace finché uno stuzzicadenti pucciato nell’olio caldo cominci a sfrigolare. Friggete le fette di topinambur, poche alla volta, finché siano dorate. Fatele scolare su una griglia oppure su carta da cucina. Salate subito e mettete da parte. Evitate di mangiarle tutte prima di cena! 
Cuocete il crescione al vapore per un minuto. Mettete da parte. 
Scaldate il brodo vegetale in un pentolino. Con un paio di stuzzicadenti, infilzate una mezza cipolla per tenerla insieme durante la cottura, tagliando gli stecchini che fuoriescono. Tenete l’altra mezza cipolla per un altro uso. Scaldate un paio di cucchiai d’olio in una pentola per risotti sopra un fuoco medio-basso. Rosolate la mezza cipolla per un paio di minuti. Aggiungete il riso, fatelo tostare fino a che tutti i chicchi non siano lucidi e trasparenti. Girate costantemente per non far attaccare il riso al fondo della padella. 
Aggiungete un mestolo di brodo e un cucchiaino di sale, e fate bollire lentamente finché si assorbe del tutto, aggiungendo ancora brodo se necessario. A metà cottura (dopo circa 7 minuti) aggiungete la barbabietola frullata e continuate a cuocere, girando costantemente. Se il riso dovesse asciugarsi troppo, aggiungete altro brodo. Quando il riso è cotto toglietelo dai fornelli e scartate la mezza cipolla. Unite il parmigiano grattugiato e mescolate. Quindi aggiungete il burro freddo, ma non giratelo. Prendete un manico della pentola e scuotetela per creare “l’onda” e mescolare i grassi mantecando il riso. Assaggiate per il sale, poi coprite la pentola e chiamate tutti a tavola. 
Guarnite il risotto con il crescione e i chips di topinambur.
INSALATA DI RADICCHIO, MELOGRANO E NOCI 
- Un cespo di Radicchio Rosso di Treviso, tritato 
- 60 g di crescione lavato e scolato 
- I chicchi raccolti da una melagrana 
- 3 clementine, pelate al vivo 
- 75 g di noci sgusciate, tostate e tritate 
- 50 g di Parmigiano Reggiano, in scaglie (potete fare le scaglie usando una pelapatate)
Unite tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e condite con la vinaigrette alle clementine.
VINAIGRETTE ALLE CLEMENTINE
- 100 g di olio di oliva extra vergine 
- 2 cucchiai di succo di clementine 
- 2 cucchiai di succo di limone 
- 1 cucchiaio di succo di melograno (facoltativo) 
- 1 cucchiaino di scorza di clementine grattugiata 
- 1 scalogno, tritato finemente (facoltativo) 
- sale e pepe a piacere 
Con un piccola frusta amalgamate bene tutti gli ingredienti. Usate subito la vinaigrette per condire l’insalata.
SPICY NUTELLA AND PEQUIN PEPPER TRUFFLES- 400 g di Nutella 
- 200 g di cioccolato fondente (70% cacao) 
- 15 g di burro 
- 1/2 cucchiaino di peperoncino Pequin o 1 cucchiaino di peperoncino di cayenna 
Unite insieme la nutella, metà del cioccolato fondente (100 g), il peperoncino e il burro in una ciotola. Sciogliete il tutto a bagnomaria (potete usare anche il forno micro-onde a bassa temperatura). 
Togliete il tutto dal bagnomaria e mescolate con vigore sino ad amalgamare il tutto. Non appena il composto inizia a raffreddarsi, separatelo con una spatola dai bordi della ciotola. Coprite con la pellicola trasparente e ponete la ciotola in frigo per almeno un’ora. 
Quando il composto sarà sufficientemente solido per maneggiarlo, formate circa 25 palline (grandi come una noce) con le mani. Ponete le palline nel freezer per 15 minuti. 
Nel frattempo, sciogliete il resto del cioccolato fondente (100 g) a bagnomaria; non appena il cioccolato si sarà fuso toglietelo dal fuoco. Infilzate con uno stuzzicadenti le palline appena tolte dal freezer ed immergetele una ad una nel cioccolato fuso rivestendole completamente. Nel frattempo spolverizzate i bon bon con il peperoncino o paprika. Se mantenete le palline fredde basterà un solo minuto perché il cioccolato fuso si solidifichi. Lasciate i bon bon a temperatura ambiente per 15 minuti, poi metteteli in frigo sino a quando non sarà ora di servirli.

mercoledì 30 gennaio 2013


10 consigli divertenti per organizzare un matrimonio senza stress



Navigando qua e lá sono davvero molti i portali, italiani e non, ricchi di idee e foto meravigliose. Tra questi ce n’é uno che si distingue per il suo tocco ironico ed intelligente di parlare dell’organizzazione delle nozze: si tratta di Spose Smaniose, da cui vi proponiamo questi spassosissimi consigli per organizzare il vostro Grande Giorno senza diventare… una sposa smaniosa!!
1) Avere uno Sposo.
Eh, senza di lui non si comincia neanche. Anche se assomiglia all’Uomo di Neandertal è già qualcosa…
2) Avere qualche soldino.
Oppure, se avete parenti generosi, potrete contare sui regali in soldi con cui rifarvi delle spese, ma anche qui ATTENZIONE! Qualcuno potrebbe farvi una sorpresa: ho sentito di sposi che hanno ricevuto delle buste completamente vuote! Lo so, è terribile, ma i tempi sono davvero duri.
3) Ok, appurato che c’è lo sposo e ci sono i soldi, entrate nel tunnel.
Benvenute! Da oggi perderete il sorriso, e vedrete ogni problema come una catastrofe insormontabile. Quindi, se vi può consolare, pensate che è normale, e che tutto questo malessere finirà il giorno dopo il ricevimento.
4) Tenete a bada le suocere.
Conservate la distanza di sicurezza. Buongiorno, buonasera, e basta! Possono diventare delle vere e proprie arpie, mettendo bocca in ogni vostra decisione. Peggio ancora quando vi guarderanno con l’aria affranta, come a dire “Oh, povero figlio mio!”
  1. Cercate di pensare al matrimonio il meno possibile.
Anche se vi sembrerà di non avere altro scopo nella vita, non pensarci troppo vi aiuterà a tenere i nervi saldi e a vedere tutto nelle esatte proporzioni. Non pensate “Questo momento è unico e non tornerà più, quindi devo godermelo fino in fondo!”. Questo pensiero alimenta l’ansia, e l’ansia alimenta il cattivo umore

    6) Tenete a freno la fantasia.
Se non avete a disposizione un budget principesco, rendete tutto speciale curando i dettagli. Sognare alimenta la frustrazione, e la frustrazione alimenta il cattivo umore.
7) Affidatevi ad una buona consulente.
Vi solleverà dalle seccature senza togliervi il piacere di organizzare. Concordate sin dal primo incontro il costo della consulenza, e leggete il contratto fino in fondo, perché potrebbe esserci la postilla sugli straordinari: per ogni ora extra di lavoro, dovrete pagare un supplemento. Se c’è questa regola, non pensate male della vostra consulente: si sta solo salvaguardando da eventuali assalti notturni o festivi non previsti. Basta saperlo, e comportarsi di conseguenza!
Non andate a cercare l’abito in capo al mondo.
Fatevi un’idea cercando sul web le tendenze dell’anno.
E’ vero che l’abito della sposa è l’elemento cardine del matrimonio, ma sappiate che ormai è possibile trovare tutto dappertutto. E se è vero che a cento chilometri da voi costa meno, pensate a quanto spenderete di trasporto per effettuare tutte le prove!
9) Non togliete tempo alla vostra relazione.
Nel periodo organizzativo, molte spose trascurano il fidanzato con la scusa di dedicarsi ai preparativi: “tanto a lui non interessa”. Non fatelo, o, a nozze fatte, vi troverete accanto un perfetto sconosciuto!
10) Sdrammatizzate tutto con una risata.
Ridere ridimensiona le preoccupazioni e previene le rughe d’espressione!


Ringraziamo lo staff di Spose Smaniose per queste sacre parole.

giovedì 24 gennaio 2013


Trucco e acconciatura per la sposa

Una volta scelto il vestito bisogna pensare al trucco e 
all'acconciatura della sposa.


La sposa è la protagonista del favoloso evento del matrimonio: in quel giorno dovrà essere assolutamente meravigliosa, e per ottenere questo effetto il trucco della sposa e l'acconciatura della sposa dovranno essere impeccabili.

Ricordatevi comunque che il vostro futuro marito non vorrà trovare sull'altare una persona completamente diversa da quella che ama: la regola numero uno è quindi valorizzare la vostra immagine e i vostri lineamenti, non stravolgerli.

Dunque una volta scelto l'abito da sposa si può cominciare a pensare al trucco e all'acconciatura, che dovranno seguire la linea del vestito e delle scarpe, a seconda che sia stato scelto un abito semplice e lineare o un vestito elaborato.

Potrete scegliere di rivolgervi al vostro parrucchiere di fiducia, una persona fidata che già conosce bene i vostri gusti e i vostri capelli, e che sicuramente sarà più bravo ad indovinare l'acconciatura da voi desiderata.

Oppure optare per qualche altro posto, magari guardarsi un po' intorno e scegliere la struttura che potrà soddisfare maggiormente le vostre esigenze.
Infondo ci si sposa una volta sola e per una volta potrete non badare a spese e concedervi qualche lusso in più, curare i vostri capelli e la vostra pelle nei migliori professionisti per arrivare all'altare al massimo del vostro splendore.

Il consiglio che vogliamo darvi è quello di non sottovalutare mai il tempo, non è mai troppo presto per cominciare a pensare a come pettinare i capelli o a come truccarsi, sarebbe opportuno prepararsi in tempo con eventuali maschere o trattamenti particolari, pensare al taglio o al colore (se si vuole fare).


Inoltre vogliamo ricordarvi che è sempre bene fare delle prove prima, non temete di essere troppo stressanti, chiedete di poter fare delle prove del trucco e recarvi anche dal fotografo se è necessario, per vedere che effetto avete in foto con quel trucco. Il giorno del vostro matrimonio è unico e chiunque potra capire la vostra necessità, e soprattutto la vostra voglia, di provare e riprovare fino ad ottenere il risultato desiderato ed essere quella sposa che sognate di essere sin da bambine.

Le regole d'oro per un addio al nubilato e celibato perfetto
Consigli su come organizzare un addio al celibato o al nubilato perfetto.


Tic tac... tic tac... le vostre ore da single stanno scadendo! E tra i molteplici preparativi ai quali vi state dedicando ormai da tempo, concedetevi una pausa con i vostri amici per rilassarvi un po' e, perchè no, riflettere sull'imminente cambiamento che subirà la vostra vita dopo il fatidico 'SÌ'.
Questo sarebbe lo spirito giusto con cui vivere il proprio addio al nubilato e celibato. Spesso, però, anche quello che dovrebbe essere un piacere, diventa fonte di stress e agitazione, in un momento in cui tutto, proprio tutto, deve essere perfetto.
Per questo motivo, vi proponiamo, di seguito, una serie di utili consigli che vi aiuteranno a vivere questo evento nel modo più sereno possibile e, se non riusciremo a farvi stare più tranquilli, almeno avremmo sollevato i vostri amici dal gravoso compito di organizzare la festa, e anche dal piacere di prendersi tutti i meriti per la buona riuscita della stessa:

prima regola imprescindibile è che, in un party che si rispetti, tutta l'organizzazione spetta ai vostri amici e/o parenti. Non azzardatevi ad alzare un dito, anzi, meno ne sapete meglio è. Rilassatevi e sfruttate l'occasione per lasciarvi coccolare. Vedrete che quella che per molti è croce e delizia, si può trasformare in unesperienza indimenticabile;
prima di procedere con i preparativi, gli organizzatori dovrebbero fare luce in merito ai gusti del malcapitato festeggiato, per non correre il rischio di pianificare a puntino una festa che non rispecchi il suo stile. D'altronde, i riflettori sono puntati su di lei o lui anche in questa divertente circostanza. Sono da considerarsi sconvenienti quindi gli eccessi che potrebbero risultare inappropriati, offensivi o fuori luogo;
ricordarsi di organizzare la festa di addio al celibato o nubilato con il dovuto anticipo rispetto al giorno del matrimonio. Si consiglia generalmente una settimana prima. In tal modo, le occhiaie per i 'bagordi' della serata saranno andate via in tempo per la fatidica data;
anche se la festa di addio al nubilato e celibato è per definizione a sorpresa, è opportuno che gli amici e organizzatori, intenzionati a pianificare l'evento, si informino circa la disponibilità degli invitati e soprattutto del festeggiato, visto che il neo coniuge, in questo periodo, sarà sommerso di impegni fino ai capelli. Assicuratevi quindi di individuare una serata libera e che il giorno dopo non siano previste, nella sua agenda, occupazioni mattutine o impegnative;
e infine, veniamo ad un tema spinoso: chi paga? Il galateo del matrimonio è chiaro su questo punto: il festeggiato non dovrà mettere mano al portafogli. Lui o Lei, per stasera, dovrà solo divertirsi! Sebbene in precedenza (e ancora oggi in alcune tradizioni) non era raro che l'organizzatore si incaricasse anche di saldare il conto, oggigiorno si è soliti dividere tra gli amici il costo della festa.